La visita neurologica volta a esaminare l’adeguato funzionamento delle capacità cognitive quali la memoria, il linguaggio, l’attenzione, le funzioni esecutive, le capacità visuo-percettive e molte altre. Lo specialista raccoglie l’anamnesi del paziente ed effettua un esame clinico per verificare i sintomi e diagnosticare eventuali patologie del sistema nervoso.
La Neurologia è una specialità medica che si occupa di studiare, diagnosticare e trattare i disturbi del sistema nervoso centrale e periferico.
Il medico specialista è il neurologo che si occupa della diagnosi e del trattamento delle patologie che interessano il cervello, il cervelletto, il midollo spinale e i nervi periferici. Il neurologo, a differenza del neurochirurgo, non interviene chirurgicamente.
Quando fare la prima visita neurologica
Una visita neurologica è utile in presenza di sintomi che si presentano improvvisamente o lentamente, oppure che tendono a ripetersi nel tempo come:
- cefalea;
- vertigine;
- stati confusionali;
- dolore cronico;
- problemi di memoria;
- insonnia;
- debolezza muscolare generalizzata o focalizzata su uno specifico arto;
- problemi di movimento;
- problemi di coordinazione;
- sospetta epilessia;
- episodi di perdita di coscienza;
- cadute ripetute;
- difficoltà della parola;
- intorpidimento e/o formicolio di una parte del corpo.
Una volta effettuata la valutazione è possibile eseguire protocolli di riabilitazione, di potenziamento cognitivo o di stimolazione cognitiva mirati e specifici per ogni singolo caso, allo scopo di migliorare l’autonomia funzionale e il benessere generale della persona e della famiglia.
Oltre all’intervento con il paziente, si formulano programmi di psicoeducazione e supporto psicologico ai familiari (caregivers), mirati a fornire strategie per una migliore gestione delle difficoltà quotidiane e ridurre il carico assistenziale oggettivo e soggettivo.
Riceve Annalisa Csillaghy, neurologo, medico specialista in Otorinolaringoiatria e Neuropsichiatria infantile
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